La perdizione

20 Marzo 2012 By

In treno per Vienna Gustav Mahler (1860-1911) rievoca, senza alcun rispetto per la cronologia, la sua vita attraverso episodi vissuti, ricordi, sogni, incubi. Pur non figurando tra i risultati più alti del regista, è un’opera molto più omogenea e coerente di quel che i suoi alti e bassi farebbero credere. K. Russell schiaccia il pedale di una divertita autoparodia: maltratta Mahler, sottoponendolo al suo esercizio preferito di visionaria e prevaricatrice manipolazione. Nella sua inconfondibile mescolanza di invenzioni figurative _ ora strampalate ora immaginose, sempre in bilico sul Kitsch _ e di luoghi tipici (le une e gli altri sostenuti dalla splendida fotografia di Dick Bush) c’è in questo film un’insolita tenerezza che in diversi momenti ha una grazia dolcemente appassionata. R. Powell è un intenso protagonista