Marcia della Speranza

20 Marzo 2014 By Valentina

L’Associazione Tumaini-un ponte di solidarietà ONLUS organizza oggi a Padova la Prima Marcia della Speranza “per la pace in Congo”, una manifestazione che attraverso la corsa e lo sport vuole richimare l’attenzione sui valori della pace, della giustizia e della solidarietà. Alla corsa parteciperà anche John Mpaliza, giovane di origine congalese che con le sue marce attraverso l’Italia e l’Europa ha coinvolto gruppi, istituzioni, comunità e tanti giovani.
Partendo dall’Oratorio Don Bosco così, si potrà scegliere il percorso da 5, 10, o 15 chilometri, con punti di ristoro e assistenza medica assicurata durante il tragitto.

Eventi speciali animeranno la marcia durante tutta la mattinata, a partire dalla musica presso gli spazi dell’Oratorio Don Bosco: dalle 9 alle 9.45 musica e intrattenimento con i Funny Wind Band, un gruppo nato dal desiderio di sei giovani musicisti di divertirsi facendo musica: hanno iniziato a suonare dapprima individualmente, nei corsi di formazione e nelle bande cittadine. La necessità di alleggerire il repertorio e di portarlo verso la musica leggera e le composizioni jazz, li ha portati a fondare il gruppo che debutta nel suo primo concerto nell’agosto 2013. La formazione della Funny Wind Band è insolita e, anche se potrebbe assomigliare a quella di un quintetto di ottoni, in realtà richiama di più il sound delle jazz band americane di inizio secolo: il timbro chiaro e squillante delle trombe si unisce a quello scuro e misterioso dei sassofoni, il tutto accompagnato da percussioni e batteria.
Dalle 11.30 alle 12.15 invece farà sentire la sua voce il coro Gospel Free Voice, una formazione musicale, nata nel 2006, che si sta affermando con sempre maggior successo nel territorio.

Inoltre proprio in occasione della marcia per la pace in Congo, sarà possibile visitare dalle 9 alle 12 le tre mostre fotografiche dedicate alla Repubblica Democratica del Congo e al dramma che sta attraversando il paese africano.
La prima mostra, “Coltan insanguinato”, spiega come l’enorme ricchezza del sottosuolo della R.D.C. si sia trasformata in risorse per i gruppi criminali, elemento chiave della diffusione di tecnologie avanzate e maledizione per il popolo congolese.
La seconda mostra, “Ero un Bambino”, presenta foto e testi di Alessandro Anderloni: un viaggio per immagini nel Paese martoriato dalla guerra – in cui uno degli aspetti più terribili è l’impiego dei bambini soldato – ma anche dalla deforestazione selvaggia e dalla mancanza di opportunità e prospettive per i giovani.
La terza mostra espone gli esiti del progetto “Obiettivo salute materna nella Rdc”: attimi di vita raccolti in alcuni scatti che raccontano la quotidianità nella città di Kinshasa dal punto di vista delle mamme e dei loro bambini.

Allo stand dell’Associazione sarà anche possibile firmare un appello per la pace e la giustizia nella R.D.C. proposta da 12 associazioni padovane.