Maddalena occhi di menta

20 Gennaio 2014

Il Festival regionale dedicato alla figura del commediografo veneto Enzo Duse trova il suo prosieguo al Teatro dei Filodrammatici di Este con ‘Maddalena occhi di menta’ messo in scena dalla compagnia Teatro Insieme di Sarzano. Lo spettacolo, cinque atti compressi in due, era rigorosamente in italiano, secondo la volontà di Duse: la Parigi di inizio Novecento, quella ‘Parigi o cara’ della Traviata, si colora di orpelli liberty, con un gusto espressionistico che fa del monocolore patinato la sua cifra stilistica. Vedove inconsolabili e donne tradite, il gaglioffo Pickman ne ha per tutti i gusti, suo è il compito di realizzare la loro felicità: ad affiancarlo Amleto, non quello dell’essere o non essere, ma quello senza dubbi, sfrontato e astuto. Il break avviene con la comparsa sulla scena di Maddalena, interpretata da una candida Lisa Rossi Milani, presunta figlia di Pickman, frutto di una relazione con la madre di lei, Lucciola, un’ex ballerina marsigliese. La donna, disperata perchè la figlia non vorrebbe sposare il nipote di un duca e appropriarsi dei tre milioni di franchi di dote, insiste affinchè lo stesso Pickman, padre o meno non si sa, intervenga a modificare la ragione della ragazza, fedele all’innamorato morto, un barman che le tributava bei complimenti a riguardo dei suoi ‘occhi di menta’. L’esuberante Gilberta Zanforlin, nei panni di Lucciola, si completa pienamente con il cinismo di Gianpaolo Targa per unire superficialmente le forze in un progetto che vorrebbe elevare la comune figlia al rango di duchessa: scoperta la segreta corrispondenza all’insaputa di Maddalena, Pickman si fa imprigionare per offese a pubblico ufficiale. “Lei è un cretino” urla alla guardia pur di seguire Maddalena che vorrebbe isolarsi in gattabuia per star da sola con il suo lutto senza la costrizione di un matrimonio con un giovane che non ama. Ma in realtà lo sposalizio non s’ha da fare e, con una bella sorpresa, si giunge a un finale nostalgico, nello spirito dusiano, per quelle terre di ricordi che si celano dietro il nome di Marsiglia.
‘Maddalena occhi di menta’ di Teatro Insieme, con la regia di Roberto Pinato, è una produzione intensa e piacevole: il cast, ad eccezione dei quattro personaggi di Maddalena, Amleto, Pickman e Lucciola, entra ed esce in maniera sporadica, senza eccedere in manierismi, con una buona resa scenica.
Con i saluti di Aldo Zordan, presidente F.I.T.A. Veneto, e il benaugurio di Stefano Baccini, regista della Compagnia Teatro Veneto Città d’Este in scena domenica prossima con la commedia più conosciuta di Duse, ‘Quel sì famoso’, la rassegna continua a riscuotere un ottimo successo di pubblico: i 180 posti del Teatro dei Filodrammatici erano colmi e un manipolo di gente si è trovato a sedersi su sedie in legno, a fianco delle poltrone in sala.

Camilla Bottin