Padua Shakespeare Festival
3 Giugno 2014Si apre mercoledì 4 giugno con un ciclo di conferenze il Padua Shakespeare Festival, che da fine maggio ai primi di luglio celebrerà a Padova il 450° anniversario della nascita del poeta e drammaturgo inglese. L’iniziativa è promossa e organizzata da Teatro popolare di ricerca-Centro universitario teatrale (TPR-CUT) e Università degli Studi di Padova (Dipartimento di Studi linguistici e letterari e Centro Linguistico di ateneo), in collaborazione con associazione Iasems (Italian Association of Shakespearean and Early modern studies) e Teatro Boxer, all’interno del progetto “Cantieri teatrali urbani”, tra i vincitori del bando “Culturalmente 2013” della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Sette gli appuntamenti, sempre alle 18 presso palazzo del Bo (aula Mocenigo e Gabbin) dedicati ai temi legati al lavoro e alle opere del Bardo. Ad aprire il calendario, mercoledì 4 giugno sarà Rocco Coronato, docente di Letteratura inglese dell’Università di Padova, con una conferenza dal titolo “Shakespeare, Padova, i pedanti, i travestiti”: emergerà come Padova nella concezione shakespeariana non sia solo “culla delle arti”, ma anche la sede di un confronto tra la pedanteria che tramortisce la vita e i travestimenti del teatro, grazie ai quali si giunge alla vera sapienza. Si prosegue giovedì 5 giugno con Gigi Dall’Aglio, regista di spicco della scena italiana e docente alla facoltà Design e Arti dello IUAV di Venezia. In “Shakespearereading”, una vera e propria lezione-spettacolo, il regista leggerà i testi del poeta inglese offrendo una panoramica dei diversi linguaggi e interpretazioni possibili per il teatro e il cinema. Si prosegue venerdì 6 giugno con Paola degli Esposti, docente di Teoriche delle arti performative dell’Università di Padova, (”Shakespeare e il teatro ottocentesco inglese”) per indagare l’eredità lasciata dal poeta al teatro dei secoli seguenti. Lunedì 9 giugno Shaul Bassi, professore associato di Lingua e letteratura inglese dell’Università di Venezia, si concentrerà sul tema “Shakespeare a Venezia: realtà e immaginazione”; martedì 10 giugno “Shakespeare e il concetto di nazione inglese”, conferenza di Alessandra Petrina, docente di Letteratura inglese dell’Università di Padova, che spiegherà come sia cambiato il concetto di “nazione” in Inghilterra dopo il Bardo. E ancora, mercoledì 11 giugno Laura Tosi, professore associato di Letteratura inglese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con “Shakespeare per le ragazze, tra riscrittura e invenzione”: un’analisi della ricca tradizione di riscritture ottocentesche in prosa delle opere shakespeariane, destinate ai ragazzi e in particolare alle ragazze. Infine, a concludere il ciclo giovedì 12 giugno, Cristina Cavecchi, docente di Storia del teatro inglese all’Università di Milano (“Taggare il Bardo: Shakespeare e i graffiti”): un breve viaggio nel mondo della street art alla ricerca di tracce shakespeariane e alla scoperta di come teatro, cinema, pubblicità e arte ricorrano alla pratica del graffito per rileggere l’opera del drammaturgo inglese rendendolo “cool”. Oltre alle conferenze, il “Padua Shakespeare Festival” vede in programma in parallelo, da giovedì 5 giugno fino a sabato 5 luglio, gli spettacoli frutto dei laboratori teatrali degli alunni di diversi istituti del territorio e studenti universitari, che hanno lavorato su alcune opere shakespeariane, rivisitandole, aggiornandole, reinterpretandole: il risultato è un teatro shakespeariano reso nuovamente vivo e attuale dallo sguardo e dalla lettura dei ragazzi e dei giovani.
Saranno i trenta giovani studenti dell’istituto superiore “Pietro Scalcerle” a calcare per primi il palco del “Padua Shakespeare Festival”, in calendario da qui a luglio: in scena, giovedì 5 giugno alle 20.30 presso il teatro del collegio don Mazza (via Savonarola 176) “Amleto”, spettacolo frutto del laboratorio teatrale curato da Pierantonio Rizzato che li ha visti impegnati durante l’anno.
Si apre così a Padova il Festival che celebrerà nella città antoniana il 450° anniversario della nascita di William Shakespeare: un’iniziativa nata per far conoscere ai giovani il celebre poeta inglese e appassionarli al teatro, che in contemporanea agli spettacoli vede in programma un ciclo di conferenze universitarie sul Bardo e le sue opere.
Duecentocinquanta gli alunni di diversi istituti del territorio e gli studenti universitari (pure da Europa, Cina e Brasile) coinvolti negli scorsi mesi in laboratori teatrali che si sono concentrati su undici opere del poeta inglese (anche nella rielaborazione fattane da altri autori), rivisitate, aggiornate, reinterpretate con il contributo dei ragazzi: tra scoperta e studio dei testi, esercizi d’improvvisazione, giochi di contatto fedele o di invenzione creativa rispetto all’originale, il risultato è un teatro shakespeariano reso nuovamente vivo e attuale dallo sguardo e dalla lettura dei ragazzi e dei giovani. Così l’“Amleto” dei ragazzi dello Scalcerle è una libera interpretazione, in chiave ironica e a tratti parodica, del principe di “Dubbiolandia”, impersonato da due interpreti, uno maschile e uno femminile, in un gioco continuo tra cinema e teatro con tratti di malinconia e drammaticità.
Toccherà poi a “Sogno di mezza estate” andare in scena al teatro del collegio Mazza lunedì 9 giugno alle 20, con i quindici ragazzi (dagli 11 ai 16 anni) di MDF Academy, diretti da Gabriella Conardi in un adattamento di Alessandra Bertocco. Giovedì 12 giugno alle 20 sarà la volta dei venti studenti della scuola media “Tintoretto” di Gazzo Padovano, che hanno creato parte della drammaturgia dell’opera reinventandone le battute e giocando sui rapporti tra i protagonisti. Lo spettacolo, dal laboratorio curato da Pierantonio Rizzato, è quindi filtrato dagli occhi dei giovani che, grazie alla loro spontaneità, riescono a rendere viva e attuale la storia ricca di amore, avventura e magia.
Infine, i trenta ragazzi del liceo scientifico “Enrico Fermi” chiuderanno il calendario degli spettacoli delle scuole mercoledì 18 giugno, alle 21.30 a palazzo Zuckermann, con “La Tempesta”, dal laboratorio curato dall’attore e regista Andrea Pennacchi: uno spettacolo originale, dai tratti ironici e ricco di giochi scenici. Saranno poi i giovani universitari da venerdì 20 giugno a sabato 5 luglio, sempre alle 21.30, a salire sul palco a palazzo Zuckermann e al bastione Santa Croce. In programma anche due appuntamenti che vedono in scena artisti professionisti: domenica 22 giugno Andrea Pennacchi e il musicista Giorgio Gobbo in “Chimes at midnight”, a Palazzo Zuckermann, e sabato 5 luglio al bastione Santa Croce l’attore inglese James Folan in “Dark matter: interpreting the sonnets”.