Aiutare stanca – Laboratorio intensivo estivo

17 Giugno 2014 By percorsi

Chi si prende cura degli altri mette in gioco ogni giorno molta parte delle sue risorse personali; non solo risorse emotive, ma più il complesso sistema di pensieri, il più delle volte impliciti, e di dispositivi culturali più o meno imposti su cui si fonda il proprio agire professionale e che condiziona l’identità personale e di professionisti. Spesso in questo sistema nascono le domande più complicate, si alimentano le contraddizioni, l’incertezza e la complessità sembrano offrire preoccupanti prospettive di malessere lavorativo. La maggior parte dei professionisti del lavoro di aiuto hanno già sperimentato condizioni di stanchezza, sensazioni di sfinimento, di disorientamento, di demotivazione e scoperto l’aspetto usurante di un lavoro che un tempo avevano immaginato molto gratificante. Al di là della nosografia classica del burnout e delle strategie più diffuse di coping, in questo laboratorio, a partire da pezzi di storia professionale di ciascuno, si cerca di mettere a fuoco altre ipotesi meno riduzioniste e di attivare altre e nuove possibilità di stare nella esperienza della cura e dell’aiuto.
Il pre-testo sul quale si lavorerà il 19 e il 20 luglio è infatti quello del sistema delle regole (interne/esterne, consapevoli/inconsapevoli, scelte/imposte, date/avute, da rispettare/da far rispettare), dei suoi corollari (i compiti, i ruoli, i mandati), delle sue implicazioni (confini, attraversamenti, separazioni…). Nel laboratorio i partecipanti lavoreranno (individualmente, in piccoli gruppi, in grande gruppo) su alcuni semilavorati (il pre-testo delle regole, le narrazioni autobiografiche, gli esercizi epistemologici) per realizzare un metaforico manufatto corale: una nuova conoscenza, una nuova consapevolezza, una nuova identità.
Il laboratorio è pensato come proposta propedeutica a un successivo percorso di supervisione IN gruppo, finalizzato alla crescita personale e professionale attraverso:
• La consapevolezza dei propri modelli epistemologici, che riguardano il personale modo di ciascuno di conoscere il mondo, di fare la propria parte in esso attraverso il proprio lavoro;
• La consapevolezza del ruolo che questi modelli hanno nel produrre o nel non produrre benessere professionale e personale.
Il lavoro in cerchio moltiplica l’efficacia dei processi di crescita personale e professionale: ciascuno partecipa per se stesso, con la propria specificità, e utilizza il gruppo come contenitore che riflette e amplifica il proprio sforzo di comprensione, approfondimento, chiarificazione, evoluzione.

Il programma: http://www.percorsi.pd.it/Download/ProgrammaSupervisione1.pdf