Alessandro Gassmann è Riccardo Terzo

1 Novembre 2012

Il teatro Verdi dal 19 al 24 febbraio ospiterà all’interno della sua stagione di prosa un capolavoro di William Shakespeare, “Riccardo III”. A parlarcene il direttore artistico dello Stabile, Alessandro Gassman, responsabile dell’ideazione scenica e della regia: «E’ stato con grande piacere che ho collaborato con Vitaliano Trevisan, il suo adattamento del testo di Shakespeare è una vera e propria evoluzione sia in termini di quantità di personaggi sia di durata dello spettacolo». L’equazione alla base del lavoro ha portato alla riduzione dell’opera in due atti (con un massimo di durata di due ore e dieci minuti) e a “sfoltire” il corpus dei personaggi, passato dai quaranta dell’originale ai sedici della versione più recente. Qualche attore interpreta però due o tre ruoli, come Mauro Marino che veste i panni di Re Edoardo IV, della Regina Margherita e di Lord Stanley.
“Abbiamo lavorato – afferma il direttore artistico – soprattutto sull’idea che Shakespeare debba necessariamente arrivare a tutti, all’epoca il bardo scriveva per un pubblico semianalfabeta e voleva essere sicuro che il suo messaggio fosse recepito da tutti, bambini compresi”. Gianluca Amodio e Mariano Tufano si sono occupati della parte visiva, insieme a Marco Schiavoni, responsabile delle proiezioni, uomo di fiducia di Gassmann (è la loro quarta collaborazione). L’ambiente che si presenta sulla scena è crepuscolare e nordico, di ispirazione gotica. E’ un mondo in cui la conquista del potere non guarda in faccia a nessuno, dove il più intelligente è quello che riesce a prevalere sugli altri. Non c’è possibilità di giustificazione per nessuno, ogni protagonista è cattivo fino in fondo: è come se, tutti quanti inclusi i bambini, avessero una parte di colpa.
“Nessuno è totalmente innocente – afferma Gassmann – Shakespeare parla di noi, le sue storie diventano sempre più attuali con il tempo che passa. E’ con grande stupore che mi sono trovato bene in questo ruolo, lo trovo giusto per me.”
Mariano è un grandissimo costumista, grazie a lui Riccardo appare in un’ottica straniante: alto due metri e cinque grazie all’uso di trampoli, fa sentire la sua superiorità nei confronti dei dignitari e dei lord, più bassi di lui.
Durante le prove generali, Gassmann ha osservato con piacere il sincero interesse di un gruppo di studenti del liceo accompagnato dai loro professori. E’ un vero e proprio trend, il direttore artistico si dichiara soddisfatto dell’inizio di stagione al teatro Verdi che non sembra aver risentito della grave crisi che ha colpito i teatri italiani, soprattutto a Roma e a Milano.
«Abbiamo avuto quest’anno un incremento di pubblico molto forte – afferma Gassmann, direttore artistico dello Stabile del Veneto fino a giugno 2014 – siamo in controtendenza rispetto all’andamento generale del mondo dello spettacolo»