Al Professor Cristiano Nicosia è stato assegnato dallo European Research Council (ERC)
9 Dicembre 2020Dall’Europa 1,987,141 euro per studiare in modo nuovo gli aspetti sociali, economici e ambientali dell’Età del Bronzo
Al Professor Cristiano Nicosia del Dipartimento di Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica dell’Università di Padova è stato assegnato dallo European Research Council (ERC) un prestigioso Consolidator Grant da 1,987,141 euro per finanziare il suo progetto dal titolo GEODAP – GEOarchaeology of DAily Practices: extracting Bronze Age lifeways from the domestic stratigraphic record – che studierà in modo nuovo gli aspetti sociali, economici e ambientali dell’Età del Bronzo.
Com’era la vita quotidiana nell’Età del Bronzo? A differenza delle narrative su larga scala basate su manufatti, spesso oggetti di prestigio da contesti funerari, questo progetto si concentra sulle pratiche della vita domestica quotidiana, registrate nei sedimenti su cui essa si è svolta, che costituiscono il record stratigrafico domestico. Questo progetto, quindi, sposta la scala e l’oggetto dell’indagine archeologica, e mira a far dialogare analisi scientifiche interdisciplinari con le lo studio della vita domestica del passato. L’ obiettivo principale è produrre una narrazione innovativa dell’Età del Bronzo che ne racconti gli aspetti sociali, economici e ambientali, prendendo come area di studio una regione europea che già allora era culturalmente interconnessa. Le pratiche quotidiane e le vite degli individui dell’Età del Bronzo saranno i pixel di una nuova immagine che sfida le precedenti narrazioni spersonalizzate basate esclusivamente sulla cultura materiale. Dieci cruciali siti archeologici in sei paesi europei costituiscono il database del progetto, che va dal bacino carpato-danubiano, ai Balcani all’Italia settentrionale. Il suo innovativo approccio interdisciplinare integra la geoarcheologia (analisi microstratigrafica), la chimica organica (biomarcatori) e l’archeo-botanica (fitoliti, semi, frutti e carbone) per ricostruire con una precisione senza precedenti le pratiche quotidiane registrate negli strati delle strutture abitative dell’Età del Bronzo. Queste informazioni saranno confrontate con la storia raccontata dalla cultura materiale e integrate con le registrazioni paleoambientali locali. Il progetto, infatti, sfida anche precedenti ricostruzioni che utilizzavano mega-eventi ambientali (eruzioni vulcaniche, avanzamenti glaciali, eventi di aridità) per spiegare aprioristicamente fenomeni di tipo culturale dell’età del bronzo. La loro complessità intrinseca può essere affrontata solo cristallizzando micro-storie dettagliate e ricostruzioni ambientali specifiche per ciascun sito, per ciascuna struttura abitativo, per ciascun individuo in una sintesi più ampia basata su dati scientifici concreti.
Cristiano Nicosia si è laureato in Archeologia a Padova nel 204, nel 2006 è stato alla Ghent Universiteit, Belgium per un MSc in Soil Science di due anni e successivamente ha ottenuto nel 2012 un PhD in Natural and Environmental Sciences all’ Università degli Studi di Milano. Precedentemente, nell 2008, è stato alla University of Cambridge (McBurney Geoarchaeology Laboratory) per un exchange doctoral student. Dal 2012 al 2017 è stato ricercatore in archaeo-pedology al Centre de Recherches en Archéologie et Patrimoine (CReA – Patrimoine) dell’Université Libre de Bruxelles. Dal 2018 è ricercatore all’Università di Padova dove insegna Stratigrafia e processi formativi.
PROGETTO ERC CONSOLIDATOR GRANT 2020, PROF. CRISTIANO NICOSIA
Programma Quadro – Framework Programme: Horizon 2020
Call: ERC-2020-COG (Call for proposals for ERC Consolidator Grant)
Topic: ERC-2020-COG Type of action: ERC- ERC Consolidator Grant)
Acronimo progetto – Proposal acronym: GEODAP
Titolo progetto: GEOarchaeology of DAily Practices: extracting Bronze Age lifeways from the domestic stratigraphic record (GEOarcheologia delle pratiche quotidiane: estrarre i modi di vita dell’età del bronzo dall record stratigrafico domestico)
Ambito di ricerca: SH 6 – The Study of the Human Past (General archaeology, archaeometry, landscape archaeology, Prehistory, palaeoanthropology, palaeodemography, protohistory)
Dipartimento ospitante – Host Institution Dipartimento Beni Culturali – Department of Cultural Heritage: Archaeology and History of Art, Cinema and Music (DBC).
Nato nel 2007, lo European Research Council (ERC) ha la missione di incoraggiare in Europa la ricerca alle frontiere della conoscenza. La realizza finanziando progetti ideati autonomamente dai protagonisti della ricerca, gli stessi ricercatori, e selezionati da commissioni internazionali con il solo criterio dell’eccellenza. L’obiettivo è quello di mettere l’Europa nel suo insieme in grado di competere con le superpotenze mondiali della ricerca, come USA e Cina, complementando i programmi nazionali e creando grazie a nuove scoperte le basi per l’innovazione ed il progresso economico e sociale. Troppo spesso una visione di corto respiro tende a privilegiare la ricerca applicata su temi predefiniti, trascurando il necessario equilibrio con la ricerca guidata dal desiderio di conoscenza e dalla capacità di ricercatrici e ricercatori di individuare autonomamente le direzioni più promettenti.
GEOarchaeology of DAily Practices: extracting Bronze Age lifeways from the domestic stratigraphic record
What was daily life like in the European Bronze Age? In contrast to large-scale narratives based on artefacts, often prestige items from funerary contexts, this project focuses on the practices of daily domestic life, recorded in the sediments upon which it took place. These constitute the domestic stratigraphic record. This project, therefore, shifts the scale and the object of archaeological investigation, and aims at bringing interdisciplinary scientific analyses into dialogue with anthropological understandings of lifeways and households. Its main objective is the formulation of an innovative narrative of the Bronze Age addressing social, economic, and environmental aspects of a culturally interconnected region of Europe. The daily practices and life histories of Bronze Age people will be the pixels of this new picture that challenges previous depersonalized narratives relying on material culture. The region between the Carpatho-Danubian basin, the Balkans, and northern Italy was selected due to its important cultural interactions during the Bronze Age. Ten key archaeological sites in six European countries constitute the project’s database. Its innovative interdisciplinary approach integrates geoarchaeology (microstratigraphic analysis), organic chemistry (biomarkers) and archaeo-botany (phytoliths, seeds, fruits, and charcoal) to reconstruct with unprecedented accuracy the daily practices from domestic stratigraphy. This information will be compared with the story told by material culture and integrated with local paleo-environmental records. The project, in fact, challenges also previous reconstructions that called in environmental mega-events (volcanic eruptions, glacial advances, aridity events) to aprioristically explain broad cultural phenomena of the Bronze Age. Their inherent complexity can only be faced by crystallizing detailed micro-histories and site-specific environmental reconstructions into a broader synthesis based on hard scientific data.